Oggi vogliamo parlarvi di un fenomeno che nell’era del web 2.0 sta prendendo sempre più piede: il SEXTING.
Il SEXTING (dall’inglese SEX = sesso e TEXTING = inviare un testo) consiste principalmente nello scambio di messaggini, foto e video che i giovani si inviano a sfondo sessuale e spesso realizzati tramite l’utilizzo del cellulare o altri canali informatici, come ad esempio chat, sociale network, internet e varie app.
La moda arriva dagli Stati Uniti, dove circa il 20% dei ragazzi tra i 16 e i 19 anni ha provato almeno una volta a inviare immagini o video a sfondo sessuale. Sappiamo, però, che la tendenza si sta diffondendo anche in Italia.
Tramite un’indagine condotta nel 2012 dal Telefono Azzurro ed Eurispes, è emerso che il 25,9% degli adolescenti italiani afferma di aver ricevuto un sms/mms/video a sfondo sessuale e il 12,3% ammette di averlo inviato.
Come riportato da Telefono Azzurro e Doxa Kids (2014), ci si rende conto di come lo scambio di immagini/video/testi a sfondo sessuale sia divenuto nel tempo un’espressione considerata ormai normale della sessualità: emerge, infatti, che il 35,9% dei ragazzi esce con qualcuno che ha fatto sexting.
Altre ricerche condotte in questi anni, mostrano che immagini, testi e video a sfondo sessuale vengono ricevuti spesso da amici (38,6%), dal proprio ragazzo/a (27,1%), da conoscenti (9,9%), ma in alta percentuale anche da estranei (22,7%).
Sono diverse le motivazioni che gli adolescenti italiani danno: il 41,9% non ci trova nulla di male; il 16,1% lo fa perché si fida della persona a cui invia la foto o video; l’11,1% per fare uno scherzo; l’8,3% per emulazione rispetto ai propri amici; il 4,6% per provocare o mettere in imbarazzo; l’1,8% per far prendere in giro la persona che invia le foto o video e, infine, solamente lo 0,9% afferma di averlo fatto per far colpo sull’altra persona.
Detto ciò, appare difficle andare a comprendere quelle che sono le motivazioni “profonde” che spingono al fenomeno. Tramite il sexting gli adolescenti trovano un modo spesso efficace di esprimere se stessi e attirare su di sé l’attenzione che desiderano, senza tuttavia avere la consapevolezza delle possibili conseguenze che la condivisione in rete di immagini e video intimi e privati può avere a breve e lungo termine.
Scattarsi una foto nudi e inviarla, viene per lo più messo in atto seguendo l’impulso e senza pensare: il fatto di essere nella solitudine della propria camera, fa sentire i ragazzi / le ragazze protetti/e rispetto all’esplorazione della propria sessualit‡, che avviene quindi in modo disinibito. Tuttavia, fare sexting può comportare una compromissione della propria immagine e reputazione, con risvolti inaspettati e sgradevoli sia nel presente che nel futuro. Ciò accade perché nel momento in cui inviamo una nostra immagine a qualcun altro, non sappiamo che cosa il ricevente ne farà (anche in buona fede!), se la manderà in rete, chi potrà vederla e che uso ne potrà fare. Per esempio, all’interno del gruppo dei propri amici una foto “bollente” può diventare fonte di derisione, di esclusione, può essere usata per far sentire in imbarazzo e, in quanto trattasi di supporto digitale, può innescare fenomeni di cyber bullismo, condizionamenti nelle relazioni con amici e potenziali partner e situazioni di stress psicologico.
Ti invitiamo a spendere 10 minuti per guardare questo video e fare le tue considerazioni a riguardo.
Se il tema ti ha colpito e vuoi confrontarti con noi, scrivici: info@consultoriogiovaniverona.it
(Fonte articolo: FISS – Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica e Dott. Pellai)